Nieuport Ni 10 - HR Model 1/72
foto e testo: di Rudy Iemmi - IPMS #313
Non sono solito costruire biplani perché, pur essendo dotati di un certo fascino tipico dei primi decenni dell'aviazione, presentano il non trascurabile 'difetto' di avere bisogno dei tiranti. Nella mia abituale scala di 1:72 la faccenda risulta, più che complessa, necessitante di una certa dose di pazienza ma soprattutto di tempo per potere essere conclusa.
Così ho deciso, i perfezionisti mi scuseranno, che i miei biplani, saranno assemblati senza tiranti. Questo per ridurre i tempi di assemblaggio tralasciando un’attività di sicuro effetto finale ma risparmiandomi una fase noiosissima. Del resto c’è chi difende a spada tratta la riduzione del colore perché il modello reale si vede da lontano e quindi il pulviscolo atmosferico, l’umidità sospesa, il riflesso del sole quando ci si trova controluce ecc. ecc.
Quindi, per assurdo, un biplano sull'aeroporto di Heathrow negli anni venti, con lo smog che aleggiava su Londra in quel periodo, dovrebbe essere quasi invisibile (altro che aerei stealth!). E poi un tirante in scala 1:72 dovrebbe avere praticamente lo spessore di una tela di ragno ma non credo che sia possibile addestrare ragni per questo scopo.
Naturalmente avrò poi il buonsenso di non divulgare foto del mio modello 'mancante' dei tiranti perché sarebbe soggetto a critiche ferocissime, ma questa, come altre scelte modellistiche, è del tutto personale.
IL MODELLO - HR Model 1/72
Un piccolo modello short run ma dal buon livello cui ci hanno abituato molte ditte della Repubblica Ceca. Nella scatola, ad apertura laterale, ci sono 61 pezzi in stirene giallognolo alcuni con una certa finezza per cui saranno di difficile distacco dallo sprue; nel conteggio sono compresi pezzi alternativi come due motori, due cappottature motore e due eliche bipale.
L'abitacolo del biposto è costituito da 11 pezzi ma se ne possono utilizzare di meno per il monoposto che può alternativamente essere scelto; il parabrezza è da ritagliare da un'apposita lastrina di acetato. Le stampate appaiono molto ben fatte con limitatissime sbavature con un delicato dettaglio di superficie.
Sul retro della scatola sono elencate tutte le possibili versioni offerte dalla HR: due monoposto francesi, un biposto giapponese e uno polacco (base di Varsavia), un monoposto belga e un biposto italiano, un biposto inglese e un monoposto finlandese, un monoposto russo zarista e un biposto russo rivoluzionario.
Queste alternative sono in commercio due a due ed io, come penso farà la maggioranza dei modellisti italiani, ho scelto la scatola con le decals italiane e belghe. All'interno si trovano però le decals per tre esemplari belgi (un biposto e due monoposto) e tre italiani, tutti biposto: uno del Ten. Francesco Baracca nel 1915, uno del Cap. Bolognesi sempre nel 1915 e uno di unità sconosciuta.
I primi due italiani sono in tela naturale con la cappottatura motore colorata in verde, bianco e rosso mentre le superfici inferiori delle ali hanno solo le due bande laterali in verde e rosso. Il terzo esemplare italiano è mimetizzato con bande irregolari in marrone e le parti inferiori delle ali sempre in verde e rosso.
Non ci sono insegne personali e le coccarde hanno il verde all'esterno come nell'esemplare conservato al Museo della Guerra di Rovereto. Il mio kit l'ho trovato nello stand della MBL Modellismo al Model Game di Bologna nel novembre 2011 e acquistato per 20,00 Euro.
il kit HR Model 1/72 stampata 1
stampata 2
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