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Autocostruzione di un utensile

testo e foto di Roberto Bianchi - IPMS "Tuttoinscala" Roma #2496

 

Capita spesso di vedere sulle riviste soprattutto straniere degli accessori e degli utensili che poi arrivano in Italia solo dopo diverso tempo oppure si è costretti ad acquistarli in rete perché di difficile reperibilità nei negozi, ricevendoli chi sa dopo quanto tempo e con spese di spedizione molto alti. 
Spesso ci si lascia influenzare da recensioni altosonanti e si acquista un attrezzo che poi viene utilizzato solo un paio di volte, vuoi per inutilità dello strumento, vuoi perché' non ci si è trovati a proprio agio, e lo stesso lavoro si preferisce farlo con metodi più artigianali, ma più familiari. 
Ed è in quest'ottica di confidenza con l'utensile che vi propongo due auto costruzioni di attrezzi utili per il nostro hobby e adatti a tutti i settori modellistici. Il primo è un incisore per pannellature o per scanalare delle linee ,del tutto simile a quello in commercio (scribe) il secondo è una lama che permette di incidere o raschiare le superfici per definire meglio le linee. 
L'incisore è di una semplicità disarmante da realizzare, il materiale di partenza è una lama per taglierina della x-acto (ecco il perché della familiarità!) ad essere sincero ogni volta che cambio una lama mi piange il cuore dover buttare una fedele compagna di tanti lavori, ed anche orrori, e quindi la metto da parte sperando di trovarle una fine più gloriosa e questa volta è andata bene. 
Prima di iniziare è bene ricordare che si sta lavorando con utensili taglienti e che il tipo di lavorazione richiede soprattutto la protezione degli occhi con occhiali da lavoro (non mettiamo a rischio uno dei sensi più preziosi per insufficienza o peggio ancora per eccessiva confidenza). 
La foto 1 mostra l'attrezzatura per queste lavorazioni, lame di scarto, manico di una taglierina, una fresa per metalli ferrosi per mini trapano e una pietra per affilare. Inizialmente si spezza con due pinze la punta per circa 8 mm cosi da permettere un miglio montaggio della lama che andrà messa al contrario dato che si utilizza la parte posteriore che presenta i lati perpendicolari tra loro. 
Ho iniziato andando ad arrotondare gli spigoli della lama nel punto dove è stata spezzata e poi a togliere il filo tagliente per eliminare ogni pericolo di taglio foto 2, quindi montata la lama al contrario come detto in precedenza e smussare a V la parte verticale della lama foto 3 e 4 dato che lo spessore è eccessivo ed ottenere così delle scanalature sottili (ma la cosa può essere un vantaggio se si vogliono incisioni larghe). 
L'angolo di lavoro sulla fresa è approssimativamente di 30 gradi, durate la lavorazione tenere a portata di mano una vaschetta con acqua dove immergere la lama molto spesso per evitarne il surriscaldamento, lasciando cosi inalterate le caratteristiche di durezza del metallo. La seconda fase consiste nel realizzare la scanalatura sul lato inferiore dando alla punta la caratteristica forma triangolare. Come si può veder in foto 5 l'angolo di lavoro è di circa 45 gradi e che la lama deve essere fresata fino ad avere una forma perfettamente appuntita risultato da raggiungere gradualmente e raffreddando spesso il metallo. 
A questo punto il lavoro è terminato basta passare la lama sulla pietra per affilature, foto 6, per togliere eventuali bave di lavorazione rimaste e il nostro incisore è pronto per il rodaggio. 
Ho realizzato anche un secondo incisore con una lama da bisturi di spessore minore per linee più sottili ma in entrambi i casi il risultato mi è sembrato ottimo fin dal primo passaggio senza ulteriori interventi sulla forma della punta, inoltre gli utensili presentano a mio avviso delle caratteristiche che lo rendono superiore al modello commerciale, prima di tutto la maneggevolezza del manico rotondo che si adatta molto bene alla mano, ripetendomi sul concetto di familiarità acquisita con un utensile, la buona e uniforme incisione della plastica ,priva di bordi e con formazione di un truciolo continuo foto 7. 
Inoltre la minore dimensione della parte triangolare che permette di effettuare parti curve con maggiore facilita di rotazione (è sempre richiesta una certa attenzione dato che ho fatto le prove a mano libera) ed evidenziando anche una certa possibilità di correzione e di ripresa della linea in caso di errore. 
Altro punto a favore della lama auto costruita e che permette di lavorare con una inclinazione dell'utensile superiore rispetto al piano, circa 45 gradi ed oltre, così da avere una posizione della mano più naturale ed un intralcio delle dita nettamente inferiore al modello commercializzato, che lavora quasi parallelamente alla superficie da incidere. 
Il secondo utensile è invece nato per una mia specifica esigenza di avere una lama versatile sufficientemente piccola e robusta che mi permettesse; lavorando su figurini in metallo, di incidere scavare o definire i vari elementi del figurino. I concetti sulla fase realizzativa sono gli stessi descritti in precedenza cambiano solo il tipo di lama che è di tipo curvo e la posizione della lama stessa che torna ad essere quella sua naturale, la forma è caratteristica ed è stata adattata alla. funzione che torna ad essere quella di un utensile da taglio con tutti i suoi rischi. 
La forma come si può vedere foto 8 è a mezza luna e la punta ha un angolo acuto ma non troppo sottile che permette di incidere senza rompersi facilmente permettendo cosi di definire meglio le linee di separazione tra vari elementi come ad es. evidenziare il bavero di una giacca. La mezza luna permette di raschiare una superficie molto piccola ad esempio per togliere le linee di fusione all'interno delle pieghe di panneggio che sono poco lavorabili dalla normale lama e non può essere limata senza correre il rischio di eliminare il dettaglio del modello. 
Altra possibilità è quella di sfruttare la parte piana, sopra la punta, per realizzare delle scanalature a V o a mo’ di piccola pialla. Tutto il resto delle scanalature hanno il solo scopo di ridurre le dimensioni della lama per non avere intralci durante il lavoro e comunque adattarsi alle più svariate situazioni offrendo anche un buon punto di appoggio per le dita per dare la giusta forza senza rischiare di tagliarsi. Data la forma di base con la fresa, si passa alla pietra per affilare, che oltre a togliere residui di lavorazione serve a ricrea il filo di taglio, raccordandosi al filo di taglio esistente. 
Certo la lama non sarà perfettamente affilata come in precedenza ma svolge la sua funzione egregiamente e nelle foto 9,10,11,12 si hanno alcuni esempi di utilizzo.

 

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Foto 1 Le lame originali

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Foto 2 Gli attrezzi necessari

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Foto 3 Gli attrezzi necessari

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Foto 4 L'intervento da effettuare

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Foto 5 Come effettuare la fresatura

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Foto 6 La parte da smussare

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Foto 7 Gli angoli di lavorazione corretti

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Foto 8 L'affilatura

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Foto 9 Il risultato finale

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Foto 10 Le lame curve

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Foto 11 Come lavora il secondo strumento

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Foto 12 Come lavora il secondo strumento

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Foto 13 Come lavora il secondo strumento

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Foto 14 Come lavora il secondo strumento

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Foto 15 Come lavora il secondo strumento

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Foto 16 Come lavora il secondo strumento

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Foto 17 Come lavora il secondo strumento